Sul sito Internet del progetto avete caricato più di 2000 immagini di mutande, bustine di tè, campi, prati e bordure da giardino, le avete commentate e avete risposto alle domande. Ottimo lavoro! «Molti si sono documentati proprio per bene e hanno commentato quel che hanno fatto», dice Franz Bender del team del progetto. Ogni giorno riceviamo una dozzina di pacchetti di mutande, bustine di tè e campioni di terra. «Li apriamo subito, controlliamo il contenuto, li asciughiamo ancora se serve e riponiamo il tutto nelle scatole», spiega Franz Bender. Sin d’ora, grazie infinite a tutti i partecipanti!
Per i ricercatori, la parte più sostanziosa del lavoro deve ancora iniziare, perché presto partiranno con la valutazione. Per prima cosa, si dedicano alle mutande, che vanno ripulite dalla terra e ritagliate lateralmente. Una volta stese, le posizioniamo su un quadrato blu di una data superficie. Se le mutande sono ancora intere, lo sfondo blu risulta coperto. «Grazie a un programma del computer riusciamo a calcolare la superficie esatta del tessuto. Questo dato ci dice anche in quale percentuale le mutande sono state decomposte», precisa Franz Bender.
Ma il tessuto di cotone ci fornisce anche altre indicazioni. «Vogliamo documentarne la colorazione. A volte diventa giallastro o lilla, il che fornisce indicazioni sui batteri e sui funghi presenti», continua Franz Bender. Potremmo anche vedere come sono distribuiti i buchi e se esistono eventuali parallelismi con la biodiversità degli organismi nel suolo.
Per registrare la diversità dei batteri e dei funghi in modo ancora più preciso, i nostri collaboratori del progetto hanno prelevato alcuni campioni di terra fresca in 200 siti di scavo delle mutande. «Li abbiamo congelati subito per conservare qualsiasi forma di vita contenuta», aggiunge Franz Bender. Ora li stiamo sottoponendo ad analisi genetiche, che ci diranno quante specie di funghi e batteri vivono in ciascun terreno.
Le bustine di tè richiedono un discreto lavoro. «Dobbiamo aprirne 14000 e pesarne il contenuto. Ci vorrà un po’ di tempo», dice Franz Bender. Altrettanto vale per i campioni di terra che ci avete inviato. «Li setacciamo in modo tale da eliminare i sassi e poi misuriamo il pH, il tenore di humus, l’azoto, il carbonio, il fosforo e altri parametri», spiega Franz Bender.
Importante!
Se non ci avete ancora rispedito il pacchetto, per favore provvedete. I vostri dati sono importantissimi per noi. Grazie mille!